Vaccini e autismo tra realtà e falsi miti
Quando si parla di vaccini nei bambini insorgono spesso molti dubbi all’interno della comunità. Negli ultimi anni messaggi allarmanti, diffusi soprattutto attraverso il web, hanno contribuito alla formazione di veri e propri movimenti radicalmente contrari alla somministrazione dei vaccini e sono nati forum, gruppi e siti che si battono quotidianamente su questo fronte.
In realtà i vaccini rappresentano un’arma efficace contro le più importanti malattie infettive e non compromettono in alcun modo la salute del bambino. Credere inoltre che ci sia una qualche correlazione tra vaccini e autismo nei bambini è sbagliato perché i vaccini non sono pericolosi, ma anzi sono fondamentali per preservare la salute dei più piccoli.
I falsi miti sulla correlazione tra vaccino esavalente e autismo
Le vaccinazioni in pediatria costituiscono l’unico strumento per combattere malattie come morbillo, rosolia e meningite eppure sempre più spesso genitori preoccupati scelgono di non vaccinare i propri figli. Ma da dove arriva tutta questa diffidenza? Mi viene in mente un caso di qualche anno fa quando per la prima volta un giudice riconobbe un nesso tra vaccinazione esavalente e autismo. Il bambino in questione era stato vaccinato nel 2006 e la malattia gli era stata diagnosticata nel 2010, quattro anni dopo.
Secondo il Tribunale di Milano l’organismo del bimbo era stato danneggiato da sostanze neurotossiche presenti nel prodotto specifico. Quel caso scatenò una reazione immediata e iniziarono a circolare voci che ribadivano i rischi derivanti dai vaccini, alimentando così ulteriormente la sfiducia. Attualmente non esistono studi in grado di dimostrare una correlazione tra vaccini e autismo e, nello specifico, tra vaccino esavalente e autismo.
Come ho già ribadito in passato, sarebbe bene che a parlare di scienza fossero medici esperti e non giudici. Nella società odierna si assiste ad un fenomeno a mio avviso inspiegabile: le mamme sono più inclini a dare gli antibiotici e altri farmaci ai propri figli anche quando non necessari, con il rischio peraltro di effetti collaterali e dello sviluppo di batteri resistenti, e sono invece più timorose nei confronti delle vaccinazioni poiché non considerano in modo appropriato i benefici dei vaccini che fino ad oggi hanno salvato milioni di vite in tutto il mondo.
Il bambino, specialmente nel primo anno di vita, dovrebbe raggiungere determinate tappe di sviluppo e quando questo non avviene i genitori credono erroneamente che siano stati i vaccini a scatenare determinate patologie che, invece, erano già nel patrimonio genetico di quel bambino.
Videointervista: Vaccini, realtà e falsi miti
Perché i vaccini non provocano l’autismo
Oggi è convinzione diffusa che il vaccino contro il morbillo possa rientrare tra le cause dell’autismo. Si tratta di un’altra falsa credenza legata ad uno spiacevole episodio verificatosi nel 1998 quando un dottore del Galles, Andrew Wakefield, ipotizzò che la vaccinazione contro il morbillo, la parotite e la rosolia potesse causare autismo.
Questo medico, dopo aver confessato che aveva inventato i dati per interessi personali, fu poi radiato dall’ordine dei medici del Regno Unito e tutte le pubblicazioni successive hanno dimostrato che né il vaccino contro il morbillo, la parotite e la rosolia né altre vaccinazioni possono essere associate all’autismo.
Anzi, al contrario, il vaccino contro il morbillo è molto importante in quanto con il morbillo possono insorgere complicanze gravi respiratorie o encefalite acuta.
Proprio a causa di questi due fattori può verificarsi in determinati casi la morte.
Certo è che la mortalità del morbillo rappresenta nei paesi industrializzati una percentuale molto bassa, circa 1 su 10.000 casi, ma questo non deve far abbassare la guardia. Alcuni dati hanno evidenziato come nel 2013 in Italia circa l’88% dei casi di morbillo riguardava bambini e adulti che non erano mai stati vaccinati.
I vaccini non solo non provocano l’autismo e proteggono da importanti malattie, ma non comportano alcun tipo di rischio. È vero che a seguito di un vaccino si può assistere a fenomeni come qualche linea di febbre, inappetenza, irritabilità o lieve gonfiore nel punto in cui è stata fatta l’iniezione, ma si tratta di effetti collaterali di durata transitoria che si risolvono spontaneamente o con la somministrazione di farmaci sintomatici.
Bisogna inoltre ricordare che i vaccini non contengono sostanze cancerogene. In passato si è assistito ad alcune polemiche sulla presenza di metalli nei vaccini. Su questo punto occorre fare chiarezza perché i vaccini attualmente non hanno al loro interno né mercurio né i suoi derivati e sono costituiti solo in minima parte da sali di alluminio (0,25-2,5 mg) che ne rafforzano l’effetto e hanno un ruolo fondamentale nella risposta immunitaria stimolata. Basti pensare che con la nostra dieta assumiamo quotidianamente una quantità ben superiore di alluminio (5-20 mg), soprattutto attraverso i vegetali, quantità che viene poi eliminata normalmente dai reni senza causare tossicità.
Dunque l’impegno di noi medici e scienziati deve essere quello di trasmettere una corretta informazione e far capire alle famiglie che i vaccini sono utili, necessari e assolutamente sicuri. La somministrazione dei vaccini è fortemente consigliata nei bambini, ma anche negli adulti e nelle donne in gravidanza. La ricerca dimostra infatti che le vaccinazioni in gravidanza aiutano a proteggere il neonato da malattie infettive nei primi mesi di vita.
Estremamente raccomandato è anche il vaccino antinfluenzale nei bambini, nei pazienti con malattie croniche e negli over 65 che protegge dall’influenza e dalle sue numerose complicanze, un tipo di vaccino che deve essere preparato annualmente con i ceppi circolanti e quindi somministrato ogni anno poiché una delle caratteristiche dei virus dell’influenza è che hanno la capacità di mutare con frequenza.
Le possibili cause dell’autismo nei bambini
L’autismo è una sindrome complessa che può essere definita come una combinazione tra predisposizione genetica o ereditarietà e alcune cause esterne, molte delle quali sconosciute. Esistono, infatti, infinite combinazioni della sindrome del Disturbo dello Spettro Autistico (DSA) i cui sintomi compaiono generalmente entro i primi tre anni. Quando si parla di autismo siamo di fronte a un disturbo spesso difficile da diagnosticare e, nonostante le continue ricerche, restano ancora innumerevoli dubbi su quelle che sono le cause dell’autismo.
Non esistono prove scientifiche che dimostrino una relazione tra vaccini e autismo. Come già detto, non esistono prove scientifiche che dimostrino una relazione tra vaccini e autismo. Recenti studi sembrerebbero invece aver messo in evidenza una relazione tra intestino e cervello.
Un’alterazione del microbiota intestinale, cioè il patrimonio genetico dei batteri che servono al nostro organismo per i processi vitali, strettamente correlata allo sviluppo neurocomportamentale, potrebbe essere un fattore determinante nello sviluppo dei sintomi dell’autismo.
La ricerca ha quindi aperto le porte a nuovi approcci terapeutici basati sull’utilizzo dei probiotici, ossia i batteri buoni come quelli che sono presenti nello yogurt. Questi ultimi, intervenendo sulla flora batterica, potrebbero contribuire a migliorare i sintomi dell’autismo e dei disturbi comportamentali. Per la scienza e la medicina si tratta quindi di un notevole progresso che necessita di ulteriori ricerche e approfondimenti.
L’autismo nei bambini è una patologia altamente complessa che non si può ricondurre alla semplice somministrazione di un vaccino. Bisogna evitare inutili allarmismi o che la paura prenda il sopravvento quando si tratta di vaccinare i più piccoli. Non dimentichiamo che nell’Italia degli anni 1950-60, prima dell’uso esteso dei vaccini, esistevano migliaia di casi di poliomielite, difterite, tetano, morbillo e pertosse.
Grazie ai vaccini sono stati fatti grandi passi avanti e molte di queste malattie sono scomparse.
Riferimenti utili
- Milano, 9 dicembre 2014, Comunicato Stampa WAidid, “Vaccinarsi? Un dubbio sempre più frequente nelle mamme”
- Milano, 31 Marzo 2016, Comunicato Stampa WAidid, “Bambini e autismo: gli esperti puntano i riflettori sul microbiota”
- 9 Dicembre 2014, Confidenze, “È allarme vaccini. Facciamo il punto”
- 1 Gennaio 2015, Primi Anni, “Vaccinarsi: vero o falso?”
- 26 Novembre 2014, Avvenire, “Vaccini sotto accusa, ma la sentenza divide”
- 25 Novembre 2014, ANSA, “Vaccini: esperta, da sentenze rischi enormi per salute bimbi”
Vuoi saperne di più sulla Prof.ssa Esposito, Presidente della Associazione Mondiale per le Malattie Infettive e i Disordini Immunologici (WAidid) e Professore Ordinario di Pediatria e Direttore della Scuola di Specialità in Pediatria presso l’Università degli Studi di Perugia?
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