Susanna Esposito a Roma: nuove vie nella vaccinazione pneumococcica

L’intervento di Susanna Esposito all’incontro tenutosi a Roma il 9 aprile presso Palazzo Merulana, ha sottolineato l’importanza del suo ruolo nell’avanzamento delle strategie di vaccinazione.

Le infezioni pneumococciche causano malattie che possono assumere forme diverse, da semplici otiti a pericolose meningiti, e rappresentano una minaccia significativa per i più piccoli, in particolare neonati e anziani. La professoressa, esperta nel campo, ha evidenziato: “Per quanto riguarda la riduzione delle patologie invasive prima e dopo l’utilizzo dei vaccini pneumococcici coniugati in tutti i Paesi dell’Unione Europea, in Nord America, in Nuova Zelanda e in Giappone si è osservato un calo per quanto riguarda le meningiti superiore al 55%, le sepsi e le batteriemie di circa il 70%, le polmoniti batteriemiche superiore al 50% e idem per le polmoniti non batteriemiche”, sottolineando come gli sforzi vaccinali abbiano ridotto drasticamente l’incidenza di patologie invasive.

Susanna Esposito ha illustrato come, dall’introduzione dei vaccini coniugati, vi sia stato un crollo nell’incidenza delle patologie invasive, con una riduzione significativa anche della mortalità infantile. “I vaccini coniugati hanno portato a un decremento globale delle patologie invasive del 40% dal 2000 al 2015” ha affermato, evidenziando il ruolo cruciale della vaccinazione nella prevenzione.

Tuttavia, vi è l’importanza dell’allargamento dello spettro vaccinale per includere un numero maggiore di sierotipi pneumococcici. Infatti, nonostante i progressi, la presenza di sierotipi non ancora coperti dai vaccini attuali rappresenta una sfida continua. Il recente sviluppo di vaccini come il 21-valente mostra il cammino intrapreso verso una copertura ancora più ampia e efficace.

Secondo la curva dell’OMS relativa alla copertura vaccinale a partire dall’anno 2008, la vaccinazione ha modificato la prevalenza dei vari sierotipi, riducendo significativamente la circolazione di quelli più pericolosi e, di conseguenza, le malattie da essi causate. Come ha evidenziato la Professoressa Susanna Esposito: “Si è passati, per quel che riguarda le coperture vaccinali, da poco più del 5% nel 2008 al 60% nel 2022 , dato che evidenzia un uso non ancora ottimale dei vaccini disponibili. I vaccini coniugati hanno un impatto anche sulla riduzione dello stato di portatore nasofaringeo di pneumococco, fattore molto importante per ridurre la circolazione degli pneumococchi e per determinare un calo anche nella patologia dell’adulto attraverso l’immunità di gregge”.

Nell’incontro sono stati affrontati, inoltre, temi cruciali come la resistenza agli antibiotici, un problema accentuato dall’uso eccessivo di questi farmaci contro patologie causate da pneumococco. Da questo punto di vista la professoressa ha sottolineato che: “Lo pneumococco causa una patologia “a piramide”, nel senso che rispetto alla frequenza ci sono patologie più rare che però sono mortali in una percentuale non trascurabile di casi, altre patologie che sono di per sé meno gravi ma estremamente frequenti e che, soprattutto, richiedono un frequentissimo utilizzo di antibiotici con un conseguente impatto negativo sulla resistenza agli stessi”.

La visione condivisa da Susanna Esposito non è solo scientifica ma profondamente umana, mirata a salvaguardare la salute dei più piccoli, dimostrando come la medicina preventiva possa fare la differenza nella vita di milioni di persone.