L’Italia riapre: l’intervento di Susanna Esposito a Uno Mattina
Si entra in una nuova fase di convivenza con il virus. Con l’ultimo decreto emanato dal Premier Draghi, a partire dal 26 aprile quasi tutta l’Italia torna gialla e, in concomitanza con l’avanzamento della campagna di vaccinazioni, si prova lentamente a ritornare a una sorta di normalità. I ragazzi tornano a scuola, i ristoranti riaprono e i cittadini potranno nuovamente spostarsi tra le regioni con l’esibizione del green pass. Si tratta di piccoli traguardi importanti che non devono però far abbassare la guardia.
L’infettivologa e Professoressa di Pediatria all’Università di Parma, Susanna Esposito, è stata invitata nello studio di Uno Mattina per esprimersi su alcuni temi caldi del momento: dal green pass allo screening sui ragazzi, dalla scelta dei vaccini a RNA al controverso esperimento di contagio intenzionale che si sta effettuando in Gran Bretagna.
È fondamentale che i ragazzi tornino a seguire le lezioni in presenza e godere dei tanti benefici di quel contatto umano che gli è stato negato per tanto tempo. Non è ancora possibile, però, farlo nelle modalità di prima. Susanna Esposito sottolinea, infatti, che per scongiurare l’ipotesi di nuove chiusure, sarà necessario “effettuare dei controlli in maniera serrata” attraverso dei “tamponi di screening”, indispensabili per un “rientro alla normalità in sicurezza”.
Una grande novità di questa fase è rappresentata dal green pass. Se tra regioni gialle le persone potranno spostarsi liberamente, per muoversi tra regioni di colore diverso dovrà essere esibito un certificato che dimostri di non essere affetti da Covid-19. Attenzione però a non chiamarlo “foglio verde”. “Se si dice green pass – ammonisce l’infettivologa – la gente crede di dover avere un foglio verde”, si tratta invece di un “normale certificato”. La paura è quella che venga considerato come un via libera, quando in realtà dovrebbe essere visto come un incentivo per la campagna vaccinale e la ripresa economica. Poi spiega: “È prevista già a partire dai 2 anni di età. La certificazione consiste fondamentalmente in un foglio di avvenuta vaccinazione o di malattia superata entro 6 mesi, piuttosto che l’esito di un tampone molecolare antigenico effettuato nelle ultime 48 ore”.
Sul fronte medico della lotta al Coronavirus ci sono da un lato i vari vaccini utilizzati per immunizzare i cittadini e dall’altro la ricerca che studia come si sviluppa la malattia. In merito alla decisione di orientarsi verso i vaccini a RNA piuttosto che su quelli a vettore virale, Susanna Esposito ritiene che, data l’efficacia e la sicurezza dimostrate dai primi, si tratta della scelta giusta. “La piattaforma RNA si è dimostrata molto capace di adattare e istruire il sistema immunitario”, inoltre “è molto maneggevole“, sostiene l’infettivologa.
Infine, la Professoressa commenta anche quello che è stato chiamato lo Human Challenge Trial, lo studio sperimentale approvato nel Regno Unito che consiste nel contagiare intenzionalmente 90 volontari, col fine di studiare il modo in cui il Coronavirus si svilupperebbe ed eventualmente testare la reazione con il vaccino. L’approvazione dell’esperimento avrebbe scatenato diverse polemiche di natura etica. Susanna Esposito condivide i dubbi: “A mio avviso questo studio lascia delle perplessità etiche”. “Se uno degli obiettivi – afferma – è la caratterizzazione della risposta immunitaria, si tratta di una popolazione di soggetti di per sé sani, quindi non potremmo sapere quelle che sono le caratteristiche dei soggetti anziani e di coloro che sono fragili perché immunodepressi”, di conseguenza non si riuscirebbe effettivamente a “comprendere la risposta immunitaria”. Per l’infettivologa sarebbe stato “più opportuno semmai da fare sui vaccinati, in quanto sui soggetti vaccinati può essere interessante comprendere quello che è il livello minimo di anticorpi necessario per essere protetti da una re-infezione e come si comporta l’immunità cellulo-mediata”.
Per visualizzare il video dell’intervento:
https://www.raiplay.it/programmi/unomattinainfamiglia